Barattolo di Pallotte cacio e ova molisane da 314 g conservate in sugo di pomodoro molisano.

L’origine delle pallotte cacio e ova, un’eccellenza della tradizione gastronomica abruzzese e alto- molisana, è povera e rimanda direttamente ad una cucina di sussistenza e strettamente legata ai prodotti del territorio, come il formaggio e le uova, che permettevano di dare vita a piatti semplici ma molto sostanziosi, in grado di sfamare le famiglie anche in periodi di difficili e di grandi restrizioni, causate sia dalle calamità naturali che dalle guerre.

Ingredienti:

• passata di pomodoro 65%
• pallotte 33%
• formaggio a pasta dura
• pane
• uova
• prezzemolo
• olio evo Gentile di Larino
• pepe
• noce moscata
• sale
• sedano 1%
• cipolla 1%

Conservazione: si consiglia di conservare le pallotte in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce. Una volta aperto il barattolo conservare in frigorifero e consumarle entro pochi giorni.

L’AZIENDA AGRICOLA MAMMARELLA

La nostra azienda nasce a Larino – urbs princeps frentanorum – quattro generazioni fa, lungo le dolci colline molisane, dominate sin dai tempi antichi dalla nostra cultivar autoctona, la “Gentile di Larino”.

Siamo alla fine del 1800 infatti, quando Vincenzo Mammarella Senior, un omone lungimirante classe 1880, grazie a tanti sacrifici e una incrollabile determinazione riesce ad ampliare l’azienda del padre Pietro (un altro giovanotto della classe di ferro 1850) e decide di puntare principalmente sulla produzione dell’olio.

A partire da allora ce ne sarebbero di cose da raccontare, però vogliamo cominciare dall’aneddoto più genuino che Vincenzo Mammarella Jr, l’attuale custode della esperienza tramandatasi di generazione in generazione, sicuramente menzionerebbe se qualcuno gli chiedesse di scavare tra i suoi ricordi e di parlare della sua azienda, una polaroid di un’epoca: “C’era quest’olmo enorme, dalla chioma davvero immensa e sotto quell’albero una lunga tavola che sembrava perennemente apparecchiata, dove mangiavamo e ridevamo tutti insieme a pranzo e a cena, familiari e collaboratori…per un bimbo come me era qualcosa di incredibile”…

Conduciamo gli oliveti di famiglia seguendo una ricetta che prevede un armonioso abbinamento tra innovazione e tradizione, anticipando il momento della raccolta per garantire l’integrità delle componenti aromatiche e fenoliche.

Oggi come ieri continuiamo la raccolta delle olive a mano, le moliamo entro le prime 10 ore dall’arrivo in frantoio, professando “il credo” della spremitura a freddo come unico ed indiscutibile metodo di estrazione in grado di conservare inalterate le qualità organolettiche delle drupe e quindi del nostro extravergine. Insomma ci piace dire cosi: colto e molito.

La “Gentile” è la nostra passione, il legame viscerale con l’azienda ed il territorio, profumi caratteristici, mani coi calli, visi scalfiti dal solco della vita nei campi, è la scintilla che pervase il cuore del bisnonno Vincenzo; ma la nostra piccola azienda è anche altro e i doverosi complimenti vanno ad una figura chiave del nostro organigramma: le NONNE.

Dicevano di fare “ad occhio” perché le preziose ricette di conserve e sottoli non finissero in mani sbagliate anche se in verità venivano annotate di volta in volta con estrema cura sui loro taccuini. “Ricerca e Sviluppo”, direbbe qualcuno oggi sistemando il nodo della sua cravatta, ma non noi che preferiamo parlare di “LEGUMI, PASSATA E SOTTOLI DI NOSTRA NONNA”.